- Introduzione
- La condizione di reciprocità
- La reciprocità e i diritti fondamentali
- Cosa analizzare: le tipologie di reciprocità
- La reciprocità, le persone fisiche e le persone giuridiche
- Cosa fare
Introduzione
I cittadini stranieri che si innamorano del nostro Bel Paese e qui intendono acquistare un immobile, o vogliono effettuare altri tipi di operazioni è in costante aumento.
Uno dei presupposti da controllare per giungere serenamente all’atto di compravendita è la possibilità per l’acquirente straniero di effettuare questo tipo di attività negoziali nel nostro Paese.
Tra queste verifiche, uno spazio fondamentale è dedicato all’esistenza della condizione di reciprocità.
La condizione di reciprocità
A livello sovranazionale, la condizione di reciprocità è inquadrata dalla legge sul diritto internazionale privato (Legge 218/1995).
Sul piano interno, invece, viene sancita dall’art. 16 delle Preleggi, il quale rende possibile per lo straniero godere in Italia degli stessi diritti civili di cui può godere il cittadino italiano nello stato di provenienza del cittadino straniero stesso. Inoltre il principio è definito anche dalla Suprema Corte quale “condizione di efficacia della norma che attribuisce un diritto allo straniero”, che specifica anche come la reciprocità rilevi “non come fondamento del diritto, bensì come condizione di efficacia della suddetta norma” (Cass. SS.UU. Sent. 18 marzo 1999 n. 147).
Perché è importante la verifica della condizione di reciprocità?
La verifica della presenza della condizione di reciprocità è fondamentale perché determina la capacità effettiva dello straniero di effettuare determinate operazioni negoziali nel nostro Paese.
Secondo l’orientamento maggioritario, infatti, il negozio compiuto da uno straniero privo di questa capacità, è viziato da nullità non sanabile. Un diverso orientamento abbraccia la teoria meno rigida dell’inefficacia dell’atto; ma anche in questo ultimo caso le conseguenze non sarebbero positive perché l’atto potrebbe mantenere alcuni dei suoi effetti, ma non entro il territorio italiano.
La reciprocità e i diritti fondamentali
La reciprocità è una condizione necessaria solo quando si parla di diritti non fondamentali della persona.
Quando si tratta di diritti fondamentali della persona, al contrario, la verifica dell’esistenza di questa condizione non è necessaria, poiché tali diritti vengono in ogni caso garantiti, anche agli stranieri.
Tra i diritti fondamentali possiamo annoverare quelli sanciti dalla nostra Carta Costituzionale, come ad esempio il diritto alla salute o alla vita.
Cosa analizzare: le tipologie di reciprocità
Risulta chiaro come prima di un atto, dove una parte sia un cittadino straniero, si rende necessario procedere ad effettuare le dovute verifiche.
L’analisi deve tenere conto della presenza di differenti tipologie di reciprocità:
- sostanziale: in assenza di un accordo bilaterale o di altra disposizione di legge, si verifica la possibilità effettiva per il cittadino italiano di esercitare gli stessi diritti dello straniero nel Paese di questo;
- legislativa: verifica dell’esistenza nell’ordinamento giuridico del cittadino straniero, di una norma che riconosce al cittadino italiano l’esercizio del medesimo diritto;
- diplomatica: verifica dell’esistenza di accordi internazionali tra gli stati che parificano i cittadini di ciascuno stato.
La reciprocità, le persone fisiche e le persone giuridiche
Prima di tutto, si definiscono in breve le due figure:
- persone fisiche: qualsiasi essere umano vivente, senza distinzioni;
- persone giuridiche: soggetto di diritto composto dia da persone fisiche che da beni, volti al raggiungimento di un fine comune, ai quali l’ordinamento giuridico riconosce una capacità giuridica.
Per espressa disposizione dell’art. 16 delle preleggi, la condizione di reciprocità è richiesta per entrambe.
Cosa fare
È importante prestare particolare attenzione a questa verifica per diversi ordini di motivi.
In primo luogo perché la condizione di reciprocità non è presente per tutti i cittadini stranieri indistintamente; inoltre questa condizione può valere solo per alcuni atti, non per tutti; in ultimo, i presupposti per la sua presenza possono cambiare nel tempo.
Pertanto è sempre necessario procedere di volta in volta ad una accurata verifica specifica.

